A SPELLO ATTRAVERSO IL SUBASIO,
di Giuseppe Bambini

L'itinerario a piedi che andiamo a descrivere è sicuramente il più affascinante nei dintorni del Subasio e la lunghezza del percorso (17 km), la durata complessiva (7 ore soste escluse) e il dislivello da superare (860 m in salita, 1090 in discesa) saranno sicuramente ricompensati dagli scenari inconsueti su Assisi, l'Eremo delle carceri e la valle umbra; percorrendo i prati sommitali la vista spazierà sui dolci rilievi dell'Umbria spingendosi fino agli aspri Monti Sibillini. Notevole anche l'aspetto naturalistico offerto dai "mortai", mentre la discesa tra i placidi oliveti verso i tetti di Spello e l'attraversamento della pittoresca città costituiranno un ricordo indelebile. Le caratteristiche dell'itinerario sono tali da richiedere un minimo di allenamento mentre per quanto riguarda il percorso, esso risulta sufficientemente tabellato (segnavia bianco-rossi 50): in caso di incertezza consultare la carta e la descrizione dell'itinerario. Consigliato abbigliamento comodo e calzature adeguate a una gita in montagna, macchina fotografica e binocolo. Indispensabile lo zainetto con borraccia, giacchetto antipioggia, panino, kit di primo soccorso, bussola e la Carta dei Sentieri del Monte Subasio (scala 1:20000 del C.A.I. sezione di Foligno); può essere utile anche un altimetro. Il ritorno è previsto con il treno dalla stazione di Spello (informarsi sugli orari), scesi alla stazione di Assisi si torna a Piazza Matteotti con autobus ASP in partenza ai 10' e ai 50' di ogni ora, buon viaggio! ITINERARIO: da Piazza Matteotti (445m) si prende in salita Via Santuario delle carceri che in breve conduce a porta Cappuccini (469m) del XIV sec. (detta anche porta S. Antonio) in parte diruta; sotto l'arco sono ancora visibili tracce di affreschi e lo stemma della città. Appena superato l'arco piegare a sinistra su terra alberata che costeggia la parte esterna delle mura della Rocchicciola; da questo punto fino a Spello seguire i segnavia bianco-rossi 50. Giunti al Cassero prendere a destra lo stradello sassoso che inizia a salire, superata una fontanella a un bivio trascurare la deviazione a sinistra, proseguendo sull'evidente stradello in salita che si mantiene alla destra da intensi rimboschimenti. Al successivo bivio si continua diritti in salita lungo il sentiero localmente detto "il Trabocco". Quando al "Montarone" (800m) il sentiero rimpiana, si trascura la deviazione a sinistra e si percorre un tratto pianeggiante - sulla destra si susseguono inconsueti panorami su Assisi e la valle umbra - quindi il sentiero, con un'ultima breve salita, va a sbucare sulla "strada panora-mica" che si prende verso destra in discesa. Preceduti da uno stupendo colpo d'occhio - quasi nascosto nel fitto boschi di maestosi lecci e querce secolari - si giunge all'Eremo delle Carceri (792m-1.50 dalla partenza), del quale si consiglia ovviamente un'attenta visita. Tornati all'ingresso e fatti pochi metri della strada percorsa all'andata, al bivio (indicazioni per "S.Benedetto - Bolsella") prendere a destra la strada asfaltata che in salita aggira verso monte l'eremo e in corrispondenza di una curva a destra, prendere a sinistra (N) un bel sentiero sulla destra (S-E) uscendo per prati a Vallonica (1059m- 0.50 dall'eremo) con edificio di servizio forestale. Il bacino di Vallonica è un'ampia valle di origine carsica a forma di un impluvio dal perimetro ellittico, con l'asse maggiore orientato a N-E il cui emissario è rappresentato dal Fosso delle Carceri. Il sentiero erboso prosegue quasi pianeggiante in mezzo a valloncelli (S) fino alla Croce di Sasso Piano (110m- 0.30 da Vallonica), magnifico balcone sull'intera Valle Umbra. Il sentiero si dirige a E in costante salita, aggira la testata del Fosso Rosceto e incrocia la "strada panoramica" (1270m) - in prossimità di numerose antenne - che si segue verso destra per alcune centinaia di metri quindi si prende a sinistra una pista erbosa (cancello) che conduce in breve verso l'evidente "buco" del Mortaro (1240 m- 0.50 dalla Croce di Sasso Piano) il cui bordo è già visibile in lontananza; la particolarità del sito merita certamente una sosta. I fenomeni carsici più vistosi del M. Subasio sono costituiti da doline di notevoli dimensioni - localmente dette "mortari" o "mortai" - per la forma che le fa somigliare a tale arnese. Sono sparse sui prati sommitali, per lo più al di sopra dei 1000 m di quota, e sono ritenute erroneamente antichi crateri vulcanici ormai spenti. Il "Mortaro grande" è la dolina più ampia e più profonda del Subasio. Il perimetro, di forma ellittica, ha l'asse maggiore lungo 280 m; il bordo non ha un'altitudine costante e mediamente oscilla fra i 50 e i 70. Il "Mortaiolo" è contiguo al precedente, verso N-E, e più piccolo, 70 m di diametro. Lasciando il Mortaiolo e scendendo qualche decina di metri verso valle, si rinviene una terza dolina questa volta a piatto, cioè molto più larga che profonda; durante la primavera appare come un giardino affollati di fiori multicolori. Seguendo il segnavia 50 si aggira il Mortaro Grande e con percorso quasi pianeggiante (S) si tocca un abbeveratoio con trocchi (1228m). Si piega a destra (W-S-W) verso la vicina "strada panoramica" che si attraversa mantenendo la direzione; poco dopo il sentiero piega a sin (S-E) e con ripidi tornanti in discesa giunge a Fonte Bregno (1028m-0.30 dal Mortaro Grande), piacevole luogo di sosta. Si tratta della fonte più alta del M. Subasio, percorsa dalla strada montana che anticamente collegava Assisi con Spello; il limite amministrativo la taglia a metà, come si può osservare dagli stemmi delle due città posti in alto ai lati della fonte. Proprio di fronte a Fonte Bregno si imbocca (S-E) un evidente sentiero che scende in mezzo al bosco con ripidi tornanti, traversa il profondo impluvio del Fosso Renaro, quindi rimpiana giungendo a un incrocio fra strade di servizio forestale con cancello (700m). Proseguendo (S) su sentiero in discesa si va a incrociare un'altra sterrata che si traversa. Proseguendo su sentiero si va poco dopo a sbucare su una bella sterrata che si prende in discesa (S-W) giungendo infine a Fonte Bulgarella (310m-2.10 da Fonte Bregno), dove termina il segnavia50. Nella parte finale della lunga discesa eccezionali panorami su Spello e la valle del Torrente Chiona, ben visibile la caratteristica piramide del Sasso di Pale (E) e la lunga catena delle Brunette (S-E) Si continua in discesa per strada asfaltata, al 1° bivio si prosegue diritti, subito al 2° bivio si va a sin e superata Porta Montanara si entra nel centro storico della città toccando Piazza Vallegloria dove è la Chiesa di Vallegloria (XIV sec) romanico-gotica con grande rosone. Si continua per via Giulia all'incrocio con Via Arco d'Augusto (a sin edicola affrescata "Madonna con Bambino e santi") sono visibili i pochi resti di una porta romana detta Arco d'Augusto. Si prosegue per Via Garibaldi dove a sinistra è la Chiesa di S. Lorenzo (1120) ai lati del portale mediano si vedono due iscrizioni funerarie romane. Continuando in discesa si incontra sulla sinistra la Chiesa di S. Andrea (XIII sec) con semplice portale romanico. Poco più in basso a sin è la Chiesa di S. Maria Maggiore (XIII sec) con facciata rifatta nel 1644; dinanzi alla base del massiccio campanile romanico con cuspide piramidale, si trovano due fusti di colonne romane. Proseguendo lungo via Consolare si supera la romana Porta Consolare - opera quadrata di perfetta costruzione-uscendo dal centro storico; percorsa Via Marconi si è in breve alla stazione di Spello (219m - 0.30 da Fonte Bulgarella) donde, con comodo treno, si torna alla stazione di Assisi (tempo di percorrenza 0.10 - biglietto £1.500), quindi con autobus ASP (tempo di percorrenza 0.15 - biglietto £1.200) di nuovo a Piazza Matteotti. Grandioso questo Subasio!

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